Sanità: terminate con l’audizione dell’assessore al welfare Troncarelli gli incontri su temi fondamentali per la vita dei cittadini. In commissione pragmatismo e scelte concrete

Si è conclusa oggi, con la relazione dell’assessore regionale alle politiche sociali e welfare, Alessandra Troncarelli, la serie di audizioni che in commissione sanità abbiamo svolto per avere una visione il più completa possibile dei temi che riguardano da vicino la vita dei nostri cittadini. Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo avuto modo di ascoltare l’assessore alla sanità, Alessio D’Amato, e con ieri abbiamo terminato le audizioni dei direttori generali delle aziende ospedaliere, delle 6 Asl di Roma, delle Asl di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo, dell’Ares 118, dei policlinici universitari, dello Spallanzani e dell’Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana. Criticità, eccellenze, proposte e priorità sono stati i tratti salienti e comuni degli interventi effettuati. In commissione è emerso con chiarezza che esistono dei temi quali il sottodimensionamento della pianta organica, lo scarso appeal delle aziende ospedaliere, soprattutto nelle province, ad attrarre personale, la difficoltà a svolgere i concorsi, la lunghezza delle liste di attesa e il sovraffollamento cronico dei pronto soccorso, a cui fa eco la scarsità dei posti letto, la presenza di apparecchiature obsolete e il non più rinviabile ammodernamento tecnologico che devono essere affrontati con decisione e con scelte chiare. In questo contesto abbiamo avuto modo di affrontare anche la questione dei Punti di primo intervento arrivando alla condivisa conclusione che la chiusura di questi presidi fondamentali non può avvenire prima di una adeguata implementazione della rete assistenziale territoriale. Tanto che l’impegno assunto è stato quello di convocare una commissione ad hoc sul tema per comprendere come procedere al fine di non impoverire ulteriormente l’offerta sanitaria nei singoli territori. Oggi abbiamo appreso direttamente dall’assessore Troncarelli, che ringrazio per la disponibilità e la competenza, alcuni aspetti fondamentali del sistema sociale della nostra regione, quali siano i progetti in campo e di discutere insieme gli obiettivi che si intendono raggiungere per contrastare, tra le altre, piaghe quali la crescente povertà e la solitudine, per definire le azioni migliori per sostenere i progetti riguardanti la disabilità, affrontare le patologie croniche, le dipendenze e gestire l’immigrazione. Le criticità emerse ma anche la grande volontà di risolverle dimostrano che abbiamo tantissimo lavoro da fare ed è decisivo in questo senso, come ho ribadito nel corso della audizione odierna, l’impostazione che la commissione seguirà nei prossimi mesi che dovrà essere incardinata sul pragmatismo, su scelte chiare e su un confronto serrato per arrivare alla predisposizione di atti che siano concretamente a sostegno delle comunità che rappresentiamo. La prima barriera che dobbiamo abbattere, infatti, è quella del parlarsi addosso e di ragionare al di là di mere logiche di bandiera per arrivare in tempi rapidi a migliorare la vita dei nostri cittadini e a creare i presupposti affinchè settori chiave quali la sanità e il welfare smettano di essere slogan propagandistici per trasformarsi in sostegno, operatività e sviluppo.

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